1559 – La Congregazione dei Cavamenti

Il governo delle acque: la Congregazione dei Cavamenti

Durante il ducato farnesiano nasce un ufficio preposto alla gestione delle acque: nel 1559 il Duca Ottavio Farnese costituisce un ufficio speciale detto dei Cavamenti, composto da laici ed ecclesiastici, con piena autorità in materia di fiumi, cavi e argini, ponti e strade. Nel 1568 viene istituita la carica di Commissario delle acque, figura preposta alla vigilanza sulle acque e sulle strade al di fuori della città. La costituzione della Congregazione dei Cavamenti venne definitivamente fissata da Ranuccio, con i Bandi generali del 26 luglio 1597.

L’istituzione della Congregazione ha una grande importanza sia dal punto di vista giuridico-normativo, sia perché dimostra una diversa attitudine rispetto alla gestione idrogeologica del territorio, più vicina alla mentalità moderna, con un preciso impianto normativo e metodico che si esprime attraverso un sapere tecnico basato su presupposti scientifici piuttosto che sull’esperienza quotidiana. Non è un caso che sotto il ducato venga creato ex novo un istituto addetto alla gestione delle acque, cui è legata l’attività agricola e produttiva del territorio, piuttosto che utilizzare il già esistente Ufficio delle Riparazioni, legato all’Anzianato del Comune. La nascita della Congregazione dei Cavamenti ha anche una funzione politica di primaria importanza per il ducato in quanto consente un controllo più diretto sia sull’apparato burocratico che sul territorio.

Tra il 1597 e il 1634 lavorò come perito della Congregazione Smeraldo Smeraldi, i cui documenti costituiscono un patrimonio di primaria importanza per la straordinaria ricchezza di informazioni: non solo carte, ma anche le relazioni che stendeva dopo i numerosi sopralluoghi e i diari. Il fatto che vengano effettuati sopralluoghi sistematici ai quali corrisponde una relazione ufficiale e che le carte siano costruite attraverso un rilievo scientifico del territorio testimonia non solo l’evoluzione della tecnica e la capacità dello Smeraldi, ma anche la comprensione da parte del ducato della necessità di affrontare la gestione del sistema idrogeologico alla scala territoriale e attraverso precise e scientifiche procedure.

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