La chiesa di San Leonardo è un luogo di culto cattolico dalle forme neobizantine, situato in via San Leonardo 11 a Parma, in provincia e diocesi di Parma; l’edificio dà il nome al quartiere in cui sorge. Derivato da un antico oratorio in posizione extra moenia, l’edificio fu rifatto in stile neobizantino nella prima metà del XX secolo. Un oratorio dedicato a san Leonardo esisteva nella zona della Madonnina già nel 964: verso l’anno 1000 divenne priorato conventuale dipendente dall’abbazia di San Benedetto in Polirone ei benedettini vi eressero accanto un lazzaretto e ospizio per pellegrini. Il 1º novembre 1298 il cardinale Gerardo Bianchi cedette il priorato ei suoi beni ai cistercensi che li utilizzarono per costruire il monastero di San Martino de’ Bocci.[1] Nel 1546 l’oratorio venne fatto distruggere dal duca Pier Luigi Farnese assieme a tutti gli edifici e agli alberi che si trovavano nel raggio di un miglio all’esterno delle mura cittadine (la cosiddetta “Tagliata”, a fini difensivi) [1]: il tempio fu ricostruito nel 1587 in un’area vicina e fu consacrato il 4 ottobre dello stesso anno. Agli inizi del XX secolo la zona della Madonnina conobbe un notevole sviluppo urbanistico e demografico e l’oratorio si rivelò insufficiente alla crescente popolazione: la chiesa fu riedificata tra il 1928 e il 1931 dall’architetto Camillo Uccelli su un terreno donato dalle sorelle Ferrari. Il nuovo edificio fu consacrato il 3 novembre 1935. La chiesa è realizzata in forme eclettiche di ispirazione vagamente bizantina. L’edificio, preceduto da un profondo pronao, è a tre navate separate da ventotto colonne in marmo veronese, con un profondo presbiterio circondato da deambulatorio con abside semicircolare. La facciata è realizzata in mattoni rossi faccia a vista. La chiesa conserva una Crocifissione secentesca di Giovan Battista Bolognini, una Madonna del Rosario di Giovanni Maria Conti della Camera (…)
[Serena Sasso, Rivista Il mese n. 240, Edicta, dicembre 2022]