Un’ulteriore cesura nella gestione delle acque del territorio si ha nel 1865, quando viene emanata la legge del 20 marzo n. 2248, che introduce un nuovo ordinamento in materia di opere pubbliche e di infrastrutture, riservando un’intera parte alla regolamentazione delle acque pubbliche e delle relative opere idrauliche. Dal punto di vista normativo viene prevista l’istituzione dei Consorzi idraulici di scolo e di difesa, si tratta sul piano giuridico di un cambiamento sostanziale e molto marcato rispetto al passato.
A seguito della legge del 1865, sul territorio si costituisce una rete molto articolata di piccoli e medi consorzi. Nella maggioranza dei casi questi consorzi sono gli eredi diretti delle precedenti Società degli interessati; in altri invece vengono istituiti ex novo a partire dalla definizione del comprensorio